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Insieme a Caritas Diocesana – Perugia e Città della Pieve

Quante persone o famiglie siete riusciti a raggiungere? Quali sono i beni più distribuiti e quali sono le maggiori necessità/richieste sul territorio?

680 nuclei familiari raggiunti nel periodo Maggio 2021 – Maggio 2022

Beni maggiormente distribuiti nel periodo Maggio 2021 – Maggio 2022 (vedi elenco)

PASTA
TONNO IN SCATOLA GR. 80
LATTE UHT DA 1 L
SUCCO DI FRUTTA IN BRICK DA 200 ML
RISO
POLPA DI POMODORO IN SCATOLA GR. 400
FARINA “00” KG. 1
OLIO DI SEMI DI GIRASOLE DA 1 L
LEGUMI
ZUCCHERO DA KG. 1
CARTA IGIENICA 8-12 ROTOLI
UOVA MEDIE 6 PZ
BISCOTTI FROLLINI 350 GR.
OLIO E.V.OLIVA IN BOTTIGLIA
PANNOLINI BABY
ROTOLI ASCIUGATUTTO 2-3 ROTOLI

Le richieste maggiori, che noi traduciamo con i bisogni espressi nei colloqui nei nostri 40 centri d’ascolto dislocati nel territorio, solo legate all’abitazione e alla sua gestione soprattutto nelle componenti economiche, alimentari e relazionali.

Chi sono le persone che si rivolgono a voi anche considerando che il fenomeno della povertà sta cambiando e stanno cambiando i volti delle persone che chiedono aiuto?

Nel corso del 2021 si sono rivolti ai Servizi Caritas 1.467 persone di cui il 26,6% italiani, percentuale in aumento dal 2020 a seguito della pandemia, (nel 2019 la percentuale di italiani era l’11,7%) e il 69,4% stranieri e il 4% con doppia cittadinanza.

Le nazioni di provenienza prevalenti sono Marocco, Nigeria e Ecuador. In merito al genere, le donne rivestono ancora la percentuale più alta (57,7%) e le classi di età più incidenti sono la 35-44 anni (27%) e 45-54 anni (24%). Per il 46% sono coniugati e vivono in nuclei con familiari e parenti, si tratta quindi di famiglie. Tra i nuovi utenti (cioè le persone giunte in Caritas a seguito della pandemia) oltre il 40% sono celibi/nubili. La condizione abitativa è la casa in affitto da privati per il 64% del totale.

La pandemia ha introdotto volti nuovi tra gli utenti Caritas che si aggiungono a quelli già in difficoltà pre-pandemia e su cui gli effetti della stessa sono ancora più gravi.

Dal marzo 2022 stiamo anche affrontando l’emergenza Ucraina, sostenendo, tra le altre attività, anche il bisogno alimentare di queste famiglie, erogando card per l’accesso alla nostra rete degli Empori della solidarietà.

Cosa vi aspettate nei prossimi mesi?

All’inizio del 2022 la situazione sembrava potesse gradualmente stabilizzarsi, si registrava infatti un rallentamento della pressione che procedeva parallelamente all’affievolirsi dell’emergenza sanitaria. Tuttavia, l’invasione russa dell’Ucraina ha fatto precipitare la situazione sia sul fronte umanitario, che economico e finanziario con pesanti ricadute anche su quello sociale.

L’aumento del costo delle materie prime e le dinamiche inflattive continuano a far crescere la condizione di povertà tra le famiglie, già provate dalle difficoltà economiche accumulate nei due anni appena trascorsi. Licenziamenti, riduzioni delle entrate economiche familiari, la fine del blocco degli sfratti e la ripresa della loro esecuzione, richiamano prepotentemente all’Emergenza Abitativa che finora avevamo solo ipotizzato. L’aumento del costo dell’energia e del carburante inasprisce ancora di più la condizione economica di tanti e va ad incidere anche sul bilancio mensile di quelle famiglie che riuscivano, seppur con difficoltà, ad arrivare alla fine del mese.

Questo aumento lo notiamo già dall’entità dell’intervento medio sulle utenze domestiche che si attesta a 153€ mentre per le spese legate all’abitazione è a 501€. Le aspettative sulle necessità da affrontare nei prossimi mesi, sono rivolte principalmente al fronteggiamento dell’emergenza abitativa, attraverso il sostegno economico per gli affitti, per le utenze domestiche e per il supporto alle spese alimentari, con particolare attenzione a quelle famiglie che sono in equilibrio sulla soglia di povertà.

Come vi ha aiutato SpesaSospesa.org e come potrebbe migliorare?

SpesaSospesa.org ci ha aiutato molto nel garantire un costante approvvigionamento di beni di prima necessità come prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa che spesso non vengono considerati come tali dai donatori. Inoltre, averci messo a disposizione un furgone in comodato d’uso gratuito è stato un elemento di svolta che ci ha permesso di raggiungere e supportare più famiglie con bisogni di diversa natura, sia alimentare che abitativa.

A nostro avviso, il progetto potrebbe migliorare se:

  • offrisse la possibilità di frazionare in parti più piccole le donazioni. A volte risulta difficile ritirarle e stoccarle interamente;
  • dotasse ciascun emporio di un tablet per facilitare l’invio dei dati di monitoraggio delle eccedenze recuperate direttamente nella piattaforma.

Quali sono i risultati raggiunti ad oggi?

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